26/03/2009: Roma, SABATO 28/ marzo: MANIFESTAZIONE NAZIONALE


LA CRISI LA PAGHINO BANCHIERI, PADRONI, EVASORI
GARANTIRE LAVORO, REDDITO, PENSIONI, CASA, SERVIZI PUBBLICI E BENI COMUNI
ROMA P.za Repubblica ore 14,30

In occasione della riunione dei Ministri del Welfare del G14 che si terrà a Roma dal 28 al 31 marzo 2009 il PATTO DI BASE, assieme a tutte le forze sociali e di movimento che si battono per non pagare la crisi, ha organizzato una grande manifestazione nazionale.
Sono migliaia le aziende che chiudono e centinaia di migliaia i licenziamenti, ma il governo foraggia, con i soldi di tutti i cittadini, banchieri e bancarottieri che sono i veri responsabili della più grande crisi economica del dopoguerra.
I lavoratori sono lasciati in balia della crisi, i contratti non vengono rinnovati, la cassa integrazione copre in minima parte, e solo per alcuni, la perdita di salario, centinaia di migliaia di precari vengono mandati a casa senza alcun reddito, si vorrebbe rimettere mano alle pensioni e portare l’età pensionabile delle donne a 65 anni, crescono gli sfratti, si fomenta il razzismo contro gli immigrati e per impedire che i lavoratori e i cittadini si organizzino per difendere salario e diritti, il Governo vorrebbe vietare gli scioperi e le manifestazioni conflittuali

DIFENDIAMO OGNI POSTO DI LAVORO E IL DIRITTO DI SCIOPERO
MOBILITIAMOCI A SOSTEGNO DELLA PIATTAFORMA DEL PATTO DI BASE:

• Blocco dei licenziamenti
• Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario
• Aumenti consistenti di salari e pensioni, reddito minimo garantito per chi non ha lavoro
• Aggancio dei salari e pensioni al reale costo della vita
• Cassa integrazione almeno all’80% del salario per tutti i lavoratori/trici, precari compresi, continuità del reddito per i lavoratori “atipici”, con mantenimento del permesso di soggiorno per gli immigrati/e
• Nuova occupazione mediante un Piano straordinario per lo sviluppo di energie rinnovabili ed ecocompatibili, promuovendo il risparmio energetico e il riassetto idrogeologico del territorio, rifiutando il nucleare e diminuendo le emissioni di CO2
• Piano di massicci investimenti per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e delle scuole, sanzioni penali per gli omicidi sul lavoro e gli infortuni gravi
• Assunzione a tempo indeterminato dei precari e re-internalizzazione dei servizi
• Piano straordinario di investimenti pubblici per il reperimento di un milione di alloggi popolari, tramite utilizzo di case sfitte e mediante recupero, ristrutturazione e requisizioni del patrimonio immobiliare esistente; blocco degli sfratti, canone sociale per i bassi redditi
• Diritto di uscita immediata per gli iscritti/e ai fondi-pensione chiusi.
• Difesa del diritto di sciopero.

CUB – CONFEDERAZIONE COBAS – SdL Intercategoriale

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