11/05/2009: Napoli: Resoconto assemblea anticarceraria


Il 9 maggio ’09 ci siamo incontrati a Napoli tra compagni e compagne provenienti da diverse città per discutere di una mobilitazione contro il carcere da costruire dentro e fuori nei mesi a venire, come già accennato nell’ultimo numero de La Bella.
Nostra intenzione è creare un momento di lotta coordinato tra l’interno e l’esterno delle galere, sulla base di un confronto e una riflessione scaturite dopo due anni di sostegno diretto alle lotte dei prigionieri. Durante gli scioperi della fame contro l’ergastolo sono stati gli stessi prigionieri a rilevare l’inadeguatezza di questo metodo e la parzialità della sola rivendicazione, per quanto importante, contro il fine pena mai. Anche per questo ci sentiamo di rilanciare altre proposte di lotta suggerite dagli stessi detenuti come ad esempio lo sciopero dei lavoranti, lo sciopero della spesa, la sospensione di tutte le attività trattamentali, ecc., che individuano principalmente il sistema economico che regge le carceri come aspetto da contrastare. Allo stesso tempo durante queste mobilitazioni contro l’ergastolo sono emerse da dentro una serie di rivendicazioni che renderebbero più ampia e condivisa la partecipazione dei prigionieri alle lotte con gli strumenti propri del percorso anti autoritario. Ci riferiamo a:
- Abolizione dell’ergastolo
- Abolizione del 41 bis e di tutti i regimi di isolamento
- Contro la presenza dei bambini in carcere

ed eventuali rivendicazioni che nel corso della preparazione di questa nuova mobilitazione potrebbero venir fuori.
Affinché questa lotta raggiunga dei risultati concreti riteniamo fondamentale che la partecipazione all’esterno delle carceri sia allargata e ampiamente sostenuta da parte dei compagni e compagne in modo da arricchire questa esperienza.
Perché questo avvenga, nelle prossime settimane abbiamo intenzione di organizzare diversi incontri in varie città italiane per confrontarci con tutte quelle realtà ed individualità che non erano presenti a Napoli: invitiamo le compagne ed i compagni interessati a contattarci. Contemporaneamente sarà fondamentale continuare ed anzi intensificare i rapporti di corrispondenza con i prigionieri per caratterizzare insieme sviluppi e prospettive di questo percorso. L’assemblea di oggi è un primo passo alla preparazione di questa nuova mobilitazione che, ci rendiamo conto, necessita di tempi, per ovvi motivi, non proprio brevi anche perché, affinché la mobilitazione riesca ad esprimere una forza reale, sarà fondamentale riuscire a raccogliere informazioni sempre più precise su tutte quelle strutture che sfruttano e si arricchiscono sulla pelle dei prigionieri e che di fatto garantiscono l’esistenza del carcere.
Dall’interno sono già pervenuti vari contributi al dibattito che lasciano chiaramente intendere che questo percorso è stato accolto fino ad ora in maniera positiva. Riguardo alla data di inizio e fine e alla durata di questa lotta, consideriamo necessario, anche in virtù di un suggerimento arrivato da un prigioniero, di deciderne successivamente le modalità e i tempi, in attesa di altri contributi che potranno ulteriormente arricchire questa nuova proposta.

L’assemblea anticarceraria a Napoli 9/10 maggio 09

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