15/05/2009: Lettera dal carcere di Macomer (Nuoro)


Carissimi amici, amiche,
questa che vi scrivo è la seconda lettera in 10 giorni. Spero di trovarvi tutti in ottima forma in questo mondo crudele, dove la globalizzazione ha distrutto il Terzo Mondo. Cioè, il povero rimane sempre più povero e il ricco diventa sempre più ricco. L’inganno dei banchieri, l’accordo storico di Bretton Woods (New Hampsire, USA, 1944) è fallito, in questo secolo non funziona.
Mi hanno scritto dal carcere di Carinola, la settimana scorsa, raccontandomi quello che è accaduto a Bouhrama Amine [algerino sottoposto a pestaggio oltre un anno fa nel carcere di Benevento e per questo trasferito a Siano-Catanzaro] e Ilhami Raschid [del Marocco], entrambi [resistenti arabi] verso la fine di marzo, erano stati trasferiti da Siano a Carinola. Qui sono stati messi in celle diverse abitate da 4 persone, loro compresi. Hanno protestato contro questa pressante condizione con uno sciopero della fame. Dopo 10 giorni di sciopero li hanno messi in celle singole. Ma pochissimi giorni fa [perciò intorno al 10 di aprile] è arrivata una lettera da Bouhrama spedita da un carcere della Sardegna. Ha scritto che era stato trasferito incatenato assieme a Raschid. Li hanno “impacchettati” senza fargli prendere un fazzoletto, con le manette ai polsi strette duramente; alla richiesta di Raschid di allentare la stretta, le guardie gli hanno intimato di non parlare, di camminare; Raschid ha insistito in nome del senso di umanità, la risposta delle guardie è stata una carica di botte.
Arrivati in Sardegna, nel carcere di Macomer, sono stati gettati in isolamento e lì tenuti 24 ore su 24 con la porta blindata chiusa. Lo stesso giorno del loro arrivo hanno perciò iniziato lo sciopero della fame e della sete, dicendo alle guardie che non smetteranno di scioperare fino alla morte.
Questo il loro racconto. Distinti saluti, il vostro amico.

L’indirizzo del carcere di Macomer: Località Bonu Trau, 19 - 08015 Macomer (Nuoro)

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