12/07/2009: Lettera dal carcere di Macomer (Nuoro)


Carissimi amici dell’Associazione Ampi Orizzonti, vi confermo l’arrivo dell’opuscolo 35.
Sono tornato da quasi due settimane dal carcere di Benevento dove ero stato trasferito per un processo a Napoli. Sono molto triste per la notizia della morte di zio Khaled il palestinese, perché con lui scherzavo, abbiamo parlato della poesia araba storica e l’ho aiutato a scrivere una lettera per voi che riguardava il libro scritto da lui sulle sue carcerazioni in Grecia e in Italia.
Ormai tutto è svanito, che riposi in pace. Credetemi amici, lui era coccolato dagli islamici. Quando eravamo all’aria e faceva caldo, gli islamici (marocchini, tunisini, algerini) gli bagnavano i piedi, la testa, le braccia. Con lui scherzavano, ridevano e giocavano a dama. A lui piaceva moltissimo raccontare la storia.
Carissimi compagni(e), auguro a voi una buona salute e un buon lavoro.

Il vostro amico Khaled
Macomer, 1° luglio 2009

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