05/08/2009: Lettera dal carcere di Poggioreale (NA)


Carissime compagne, carissimi compagni,
prima di tutto vi comunico che non mi trovo più in regime speciale EIV, sono stato declassificato , quindi portato in un altro reparto comuni, chiamato “Torino”. Però sono sottoposto a media sicurezza. Non c’è poi così tanta differenza. Se quando ero in regime speciale usufruivo di quattro ore d’aria e di tre docce alla settimana, qui invece facciamo due ore d’aria, un’ora la mattina e un’ora il pomeriggio, le altre 22 ore chiusi. Non c’è nessuna attività ricreativa, né una biblioteca. E’ vietato passare cella per cella cibo, giornali ecc., quando passa la conta ti spengono la tv, non puoi farti trovare a letto, devi essere in piedi con la sigaretta spenta. Il lavoro non viene concesso, fanno lavorare solo extracomunitari, selezionati, che sanno riportare quel che sentono e vedono. I quotidiani che ci passa la Caritas non vengono distribuiti tutti, solo metà, perché l’altra metà la fanno sparire.
Negli altri padiglioni comuni va ancora peggio. Esempio: se un detenuto dice “buongiorno” alla guardia, come risposta ha: “buongiorno al cazzo”; In un modo o nell’altro cercano le provocazioni per alzare le mani.
Il problema non è solo la media sicurezza. Questo autoritarismo esiste in tutto il carcere. Qui il direttore non ha nessuna autorità di comando, è come se non ci fosse.
Con un altro compagno inoltreremo alcune richieste: passeggi, docce, lavoro, biblioteca. In base a quello che ci verrà detto decideremo di fare una protesta silenziosa, senza battiture, bensì astenendoci dai passeggi. Per il momento non possiamo rifiutare il vitto dell’amministrazione, visto che non è consentito passare il piatto cella per cella (vuol dire: con l’aiuto ostacolato, chi è senza soldi, se non prende quello che passa il carcere rimane immediatamente alla fame, ndc). Cercheremo di coinvolgere anche altri padiglioni.
Bene, farò sapere che succederà se scenderemo in protesta. Io e il mio compagno, probabilmente, verremo trasferiti. Lui era in un’altra diramazione. E’ stato portato in media sicurezza perché ritenuto promotore di piccole proteste, come battiture ecc. A qualcuno che ci è vicino di idee, che spesso e volentieri all’aria cammina con noi, gli fanno già delle battutine.
Un saluto da parte mia e da tutti gli altri prigionieri del padiglione Torino media sicurezza. Non fatemi mai mancare il vostro opuscolo.

Un grandissimo saluto e un abbraccio caloroso a voi tutti e tutte, vostro compagno
Mauro Rossetti Busa
18 luglio 2009


http://www.autprol.org/