05/08/2009: Incontro Fiat-sindacati all’Assolombarda: la Fiat vuole chiudere Arese, CUB, Associazione capi Fiat, Fim Cisl e Uilm dicono sì


Questa mattina, presso l’Assolombarda di Milano, la Fiat (attualmente ad Arese, tra Fiat Auto, Fiat Powertrain, il call center e aziende collegate, ci sono circa 1.000 lavoratori Fiat) ha comunicato ai sindacati ulteriori 13 settimane di Cigo ad Arese (fino al 22 novembre); ciò fa seguito alle 7 settimane di Cigo che già stanno facendo i lavoratori.
La Fiat era rappresentata da Giuseppe Farinazzo, capo del personale degli Enti Centrali di Torino e del Motor Village e recentemente sequestrato dagli operai Fiat in Belgio durante una trattativa.
La Fiat si è limitata a dare alcuni dati delle vendite delle auto e detto ciò, nonostante i dati forniti dalla stessa Fiat siano migliorati, ha appesantito la situazione comunicando che lascerà comunque in Cigo continuativa il grosso dei lavoratori di Arese. Lo Slai Cobas, nel contestare la cassa integrazione, ha chiesto alla Fiat di chiarire i progetti su Arese:

1. perché la Fiat usa massicciamente la Cigo quando sposta lavorazioni Alfa a Balocco e a Torino?
2. perché la Fiat, invece di diminuire la cassa, è passata di fatto ad una cassa a zero ore?
3. perché non si dice nulla sui progetti Fiat ad Arese (Motor Village, Expo 2015, ecc..) ?

La Fiat, nonostante Giuseppe Farinazzo sia dirigente del Motor Village - una attività legata anche a progetti di Expo 2015 che dovrebbe insediarsi ad Arese - non ha dato nessuna risposta.
Lo Slai Cobas ha poi denunciato alla Fiat e al suo dirigente Giuseppe Farinazzo l’attività antisindacale operata anche nei giorni scorsi ad Arese dalla stessa Fiat con l’appoggio alla vergognosa iniziativa della CUB di sollecitare i lavoratori di Arese a chiedere il trasferimento in altre sedi e stabilimenti Fiat (vedi i due allegati con i questionari per i trasferimenti dati dalla CUB nei giorni scorsi ai lavoratori).
Il progetto a tutto tondo è chiaro: svuotare i reparti dalle lavorazioni rimaste e dai lavoratori per poi dire che Arese è solo una scatola vuota e non ha più ragione di esistere.
E’ poi intervenuta la CUB chiedendo alla Fiat di dare la possibilità ai lavoratori Alfa di Arese di trasferirsi in altri stabilimenti.
E, di concerto, subito dopo l’Associazione Capi e Quadri Fiat si è detta completamente d’accordo con la CUB. E a loro si sono associati Fim Cisl e Uil Uilm. Lo Slai Cobas, al termine della riunione, ha diffidato la Fiat dal continuare a portare avanti attività antisindacali ed ha ribadito a Giuseppe Farinazzo che la stessa Fiat deve ancora reintegrare 10 lavoratori dello Slai Cobas, in Cig dal 2002 e licenziati nel marzo 2008.

Arese, 24-7-2009
Slai Cobas Alfa Romeo

http://www.autprol.org/