20/11/2009: Libertà per Luca e Pasquale


Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai due compagni Luca e Pasquale arrestati martedì 17 novembre a Verona con l’accusa di aggressione nei confronti di un noto esponente di estrema destra.
Attraverso gli arresti di questi due compagni, si porta in aula e si tenta di processare l’antifascismo militante. La magistratura ancora una volta svolge il suo ruolo di asservita a tutelare gli interessi della classe dominante. Da un lato, questa convalida arresti, processa e condanna a pene elevatissime compagni, antifascisti, giovani, lavoratori che si organizzano e lottano, dall’altro assolve i padroni, responsabili di tutte le morti sul lavoro, la classe politica corrotta, i mafiosi e i fascisti. La città stessa di Verona lo sa bene, considerando che il ricordo di Nicola Tommasoli è ancora vivo e la rabbia per i suoi assassini in libertà è ancora forte!
La riabilitazione del fascismo è funzionale alle esigenze della classe dominate, soprattutto oggi che versa in una fase di debolezza poiché è attanagliata dalla crisi del sistema capitalista. In questo clima lo Stato fa della sua politica la logica della divisione delle masse per controllarle meglio, aumenta il controllo sociale, aumenta la repressione nei confronti di ampi settori di movimento e delle avanguardie attive di lotta e tutto ciò ha una logica preventiva, per impedire uno sbocco rivoluzionario al malcontento generale e alle mobilitazioni che si stanno diffondendo. Lo Stato utilizza ancora una volta i fascisti come strumento, per diffondere un’ideologia reazionaria e xenofoba tra la gente, infiltrandoli nelle mobilitazioni e concedendo loro una sempre maggiore agibilità politica, per scagliarli contro gli immigrati, volutamente identificati come il “nemico interno”, e contro i compagni nel fare il lavoro sporco di manovalanza squadrista.
Il fascismo è il volto autoritario della democrazia borghese e oggi lo stanno insinuando capillarmente nella società (vedi le ronde, le ssoluzioni nei tribunali borghesi, la concessione di spazi comunicali, come a Padova ha fatto il sindaco del PD Zanonato, le continue aggressioni impunite ecc. ecc.) e va combattuto con ogni mezzo!
Di fronte a questa situazione ci stringiamo attorno ai compagni arrestati e rivendichiamo la militanza antifascista come parte integrante della lotta del movimento di classe in Italia, che ha come eredità gli insegnamenti della lotta partigiana e la Resistenza al nazifascismo, oggi quanto mai attuali.
L’antifascismo non si processa!

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Il 9 novembre si è tenuta, presso il tribunale di Verona, l’udienza di convalida per l’arresto di Pasquale e Luca. Amici, compagni/e, e familiari si sono presentati in aula per sostenerli e seguire l’udienza.
Un cordone di sbirri, con al seguito svariati digos, hanno impedito a chiunque di passare oltre il cancello d’ingresso e a fatica sono riusciti ad entrare i familiari, che hanno potuto solo intravedere Pasquale e Luca, strattonati e spinti dalla penitenziaria.
Nonostante le sollecitazioni dell’avvocato e le certificazioni del medico curante, fin dal giorno degli arresti è stato negato un medicinale indispensabile a Pasquale che deve assumere quotidianamente. Inizialmente la PM Celenza non si è curata della gravità delle condizioni fisiche di Pasquale, sostenendo la compatibilità con la detenzione carceraria.
Alla fine dell’udienza il giudice si è riservato di decidere per entrambi e si è saputo che Pasquale è agli arresti domiciliari, mentre Luca rimane nel carcere di Verona.
Si attendono notizie per sapere la data del riesame che si terrà al Tribunale del Riesame di Venezia.

Per scrivere a luca l’indirizzo è:
Luca Geroin
Casa Circondariale Di Verona Montorio Direzione - 37033 Verona (VR) - Via S. Michele, 15

La solidarietà è un’arma, usiamola!
Libertà per Luca e Pasquale!
L’antifascismo non si processa!

Compagni e compagne per la Costruzione del Soccorso Rosso in Italia

cccpsri1@gmail.com

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