24/04/2003: POSIZIONE DEL MDT ANIBAL VERON SULLA REPRESSIONE E SULLE CAMPAGNE ELETTORALI PER IMPORRE “L’ORDINE”.


Si e’ sviluppato di nuovo un clima dittatoriale verso la protesta sociale. ”Quando in Argentina il discorso dell’ordine si è imposto con la repressione per mettere a tacere i diritti sociali, il risultato e’ stato di 30.000 desaparecidos e la distruzione del paese”.

A pochi giorni dalle elezioni, il governo di Duhalde si congeda, lasciando le strade occupate dalle proteste popolari contro la repressione: il brutale sgombero dei lavoratori della brukman e l’arbitraria detenzione di quattro piquetteros in Salta, coronano un governo che è gia’ macchiato dal sangue dei giovani luchadores popolari: Dario e Maxi assassinati nel Ponte Pueyrredon, Javier Barrionuevo in Esteban Echeverria; pressioni e sequestri dei militanti di base, militarizzazione delle forze di repressione del territorio come la Polizia Federale, sommato alla criminalizzazione della protesta da parte di una giustizia complice che legalizza l’agire repressivo, completano il panorama.

Le campagne elettorali per la Presidenza, non fanno altro che aggravare questo clima:
dal centrosinistra fino alla destra .reazionaria. Nessuno sfugge al discorso dell’ “imposizione dell’ordine”.
Non è un caso che questa classe politica e gli interessi economici difendano i principali responsabili del “disordine” morale economico politico e sociale in cui versa il paese.
Il caos sono loro, non le proteste che emergono da una società che recupera coscienza e si mobilita per i diritti elementari, il lavoro,la nutrizione, la salute.

Il candidato a vice-Presidente Elisa Carrio’, candidata del centro sinistra non ha avuto miglior risposta che quella di annunciare che farà appello all’esercito per indirizzare gli aiuti sociali con minore conflittualità;
il populismo di Rodriguez Saa mostra la sua vera faccia portando come candidato a governatore buenarense il militare golpista e repressore Aldo Rico che da poco ha finito di rivendicare l’intento di golpe militare che comandò nel 1987;
Kirchner, da parte sua, non rappresenta altro che la continuità della mafia duhaldista, anche nel proporre in campagna elettorale, lo stesso discorso che applicò il governo nel massacro di Avellaneda: “isolare i violenti e reprimere i focolai di ribellione” ;
Lopez Murphy, espressione pura della destra neoliberale che disse che nel caso di vittoria: “non gli toglieranno nelle strade quello che ha conquistato nelle urne” , (ricordiamo che chi vince lo farà con non più del 20% dell’elettorato), e che reprimerà con tutta la forza dello Stato;
E per ultimo Menem, che si presenta come “garanzia dell’ordine” e di “un paese senza piquetteros nelle strade”, in questi termini “bisogna combattere la delinquenza con la legge nella mano e indurendo il codice penale”. Per far comprendere come non sia demagogia, la detenzione dei piquetteros di Salta, nella provincia governata dal suo candidato a vicepresidente, assume il marchio di una chiara provocazione che rafforza questo discorso.
Quando nel paese ad una forte situazione repressiva si e’sommato un discorso che legittimava e anteponeva “l’ordine” ai più elementari diritti umani, sociali e politici, sappiamo in cosa si è risolto: la dittatura più sanguinaria e tragica della storia argentina che eliminò i migliori uomini e donne per imporre un modello economico che ha dato inizio all’ecatombe neoliberale che ancora patiamo.

Oggi come ieri, la classe politica e una parte importante dei mezzi di comunicazione legati agli interessi del potere economico, si mostrano complici e funzionali all’aumento della violenza repressiva dello Stato senza riparare alla negazione dei diritti umani più elementari.
Solo la capacità di mobilitazione del popolo potrà opporre resistenza per bloccare l’avanzamento repressivo e forgiare con la lotta il necessario Cambiamento Sociale che permetta di costruire una
società con Lavoro e Dignità, senza esclusi, sfruttati né sfruttatori.

Poiche’ crediamo in questo cammino richiamiamo l’attenzione con energia sulle false aspettative che potrebbe generare qualsiasi alternativa di governo che emerga da queste elezioni fraudolente: niente di importante per il popolo si risolve nelle urne, solo attraverso la mobilitazione e la lotta popolare svilupperemo la forza necessaria per conquistare il cambiamento sociale che tanto desideriamo. Per questo in queste elezioni, abbiamo prodotto un volantino programmatico per rifiutare il voto con le rivendicazioni più sentite e urgenti.

Contro l’avanzare della violenza repressiva dello Stato
Brukman è de@ lavorator@ - Libertà ai piquetteri saltegni
Dario, Maxi, Javier e tutti i caduti nella lotta popolare, presenti!

MOVIMENTO DEI LAVORATORI DISOCCUPATI ANIBAL VERON


Los siguientes movimientos de base componen al Movimiento de Trabajadores Desocupados Aníbal Verón: MTD Solano, MTD Lanús, MTD Darío Santillán de Almirante Brown, MTD Florencio Varela, MTD Guernica, MTD 26 de junio La Matanza, MTD Quilmes, MTD Esteban Echeverría, MTD Oscar Barrios de José C. Paz, MTD Berisso, MTD Lugano, MTD San Telmo, MTD Parque Patricios, MTD José C Paz, MTD Ezeiza, MTD 23 de Julio (localidad de Allén en Río Negro), MTD Darío Santillán (localidad de Cipolleti en Rìo Negro)

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http://www.autprol.org/