18/05/2003: Dorigo in precarie condizioni fisiche:su di lui la scure del sistema ed il silenzio della stampa


Paolo Dorigo è in sciopero della fame (non come i radicali,non mangia proprio...) dal 5 maggio. Era 70 chili, ne pesa poco più di 60.In una lettera di recente spedita al giornalista Alessandro Mantovani del "Il Manifesto" - peraltro inevasa - Dorigo scrive: "Sono rimasto stupefatto,come mai un giornale come il vostro, che dedica tanta attenzione agli Usa ed ai loro carcerati,con tanto di notizie su Nessuno tocchi Caino gestito dai nazistelli Fioravanti e Mambro, non ha dato considerazione a quanto mi stà capitando, tanto più che c'è un giochetto dei servizi per corrompere chi mi stà vicino, ma Trupiano non lo compra nessuno, e tantomeno compagni e strutture di movimento e tanti altri che mi esprimono solidarietà. So che qualcuno specula sulle mie presunte depressioni,in realtà questo è uno scandalo coperto dalla sinistra,cioè dalla mancata notizia della mia protesta del 4.1.96 quando mi detti fuoco rischiando di morire..."
Il perchè, in realtà,è di facile comprensione: tutti,sinistra inclusa,temono che pubblicizzando Dorigo,si possano pubblicizzare le B.R.
In realtà non posso comprendere come si possa definire Dorigo un brigatista rosso, e non già un combattente per il comunismo, o un prigioniero politico comunista, come egli stesso si firma.
Ancor più indecifrabile è questa chiusura nei confronti di chi, come Dorigo, per espressa decisione del Consiglio d'Europa dovrebbe ottenere automaticamente la revisione del proprio processo, una volta accertato (decisione interinale CEDU) che nei suoi confronti non furono applicate le norme sul giusto processo. Eppure l'articolo 111 della Costituzione, che evidentemente per Dorigo non vale,recita testualmente: "La giurisdizione si attua mediante il giusto processo". Evidentemente la legge non è uguale per tutti!
Lo Stato italiano aveva tempo fino al 30 ottobre del 2002 per adeguarsi al deliberato CEDU,esso è volutamente inadempiente. Quanto affermo è di dominio pubblico e,pertanto,anche del Capo dello Stato che è pure il Capo della Magistratura. Adesso iniziamo pure con le defezioni giornalistiche, bene.
Dopo una mole impressionante di istanze inoltrate al Magistrato di Sorveglianza di Spoleto, dove Dorigo è detenuto,nell'ultima egli ha chiesto una sospensione dell'esecuzione della pena, anche di trenta giorni, o, in mancanza, il regime degli arresti ospedalieri per poter effettuare una serie di accertamenti che in alcun centro diagnostico interno a struttura penitenziaria è possibile effettuare, e ciò sempre allo scopo di appurare la presenza di corpi estranei nell'encefalo. Le lastre dell'ultima R.M.N. sono sparite!!! Così come non è stato indicato al radiologo lo scopo di tale esame che, è bene ricordarlo,è stata fatto solo fino sotto al naso...
Eppure,in data 4 maggio è emerso su LA7-STARGATE, che è assolutamente possibile introdurre dei sofisticati ed impercettibili strumenti nel cervello. La notizia la data proprio l'ex Presidente Clinton:è possibile introdurre uno strumento di controllo mentale mediante microchips elettronici, Mk Ultra. Ciò è stato appurato a seguito di apposita denuncia del "Comitato legale dei sopravvissuti degli esperimenti di controllo mentale sugli umani".
Chi vuole insinuare che Dorigo stà recitando, perchè si ostina a non concedergli gli accertamenti dallo stesso richiesti alla presenza del suo legale e dei suoi medici di fiducia?
O, piuttosto, si ha paura che il coperchio si possa scoperchiare?
Pretendiamo chiarezza,e ciò nell'interesse di tutti,anche di chi vuole annientare psicologicamente Paolo. O forse i "Signori del no" non si rendono conto che così facendo ne stanno facendo involontariamente un martire,ed indipendentemente dalla sua idea politica?
Paolo Dorigo,ora,ha bisogno di solidarietà,di cure e di un nuovo processo ma soprattutto di "informazione". Dorigo,a differenza degli stragisti di Bologna,non ha ucciso!! Quelli sono addirittura liberi,non è forse questa una autentica vergogna per i Signori della "certezza della pena" a senso unico?

Quale suo difensore ringrazio quanti pubblicheranno.
Avvocato Vittorio Trupiano
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